L'industria della stampa sotto pressione: opportunità e rischi dovuti al Coronavirus
I fatti sulla Pandemia - quanto é grave la situazione in realtá?
- Dall'inizio del 2020 l'intero pianeta soffre l'ondata di contagio del COVID-19. Questo ha implicazioni socio-politiche ed economiche e di conseguenza, anche l'industria della stampa sta affrontando grossi problemi.
- Rispetto alle crisi economiche del passato, la pandemia potrebbe avere gravi conseguenze e, a seconda del corso degli eventi, potrebbe anche risultare disastrosa.
- L'industria della stampa è gravemente colpita dalla forte dipendenza e dal network con altre industrie: si temono massicce perdite di vendite
- Tutte le cifre, le previsioni e una prospettiva sulle difficoltà che quest’industria sta passando si possono trovare in questo articolo.
Da gennaio 2020, il COVID-19 domina gli eventi in tutti i settori della vita in tutto il mondo. La rapida diffusione del virus ha spinto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a classificare la situazione come “pandemia” nel marzo 2020.
A oggi nel mondo, più di 100 milioni di infezioni sono state registrate, più di 2,4 milioni nella sola Germania (al 24 febbraio 2021). Nonostante le misure precauzionali di vasta portata, non è stato possibile fermare la diffusione del virus; tuttavia le chiusure delle scuole, delle istituzioni pubbliche e dei negozi, così come la cancellazione dei grandi eventi o il coprifuoco hanno fatto sì che la curva dei nuovi contagi si appiattisse considerevolmente durante i mesi estivi.
In seguito, però, la Germania ha registrato un forte aumento di nuovi casi, talvolta con decine di migliaia di nuove infezioni al giorno. Il successo dello sviluppo di vaccini, come quelli dell'azienda farmaceutica tedesca Biontech, è considerato una svolta nel controllo della pandemia e le prime vaccinazioni sono state somministrate in Germania all'inizio del 2021.
Tuttavia, nel frattempo sono apparse varie mutazioni del virus COVID-19, alcune delle quali si stanno diffondendo ancora più velocemente, a causa delle quali la situazione rimane tesa.
L'industria della stampa è vicina alla fine?
L'industria della stampa sta affrontando una fase difficile. A causa della crisi dovuta al Coronavirus, la situazione economica si sta aggravando, con la perdita di clienti o l'interruzione dei processi nelle catene di produzione.
Lo sviluppo della Heidelberger Druckmaschinen AG può quindi influenzare l'intera industria grafica europea e determinarne il futuro corso economico: se il principale produttore mondiale di macchine da stampa offset a foglio sta andando bene, è probabile che ciò sia dovuto anche all'industria della stampa stabile. Il prezzo delle azioni di Heidelberger è quindi un'indicazione dello stato economico di questo settore.
La particolarità della crisi attuale è che colpisce l'intera economia, ma non è stata causata dalla stessa. Gli effetti della pandemia sono davvero evidenti da marzo 2020, quando un cosiddetto " divieto di contatto globale " è stato imposto a livello nazionale. Di conseguenza, tutti i negozi ritenuti irrilevanti per il mantenimento del sistema sono stati costretti a chiudere temporaneamente.
L’86,4% degli ordini nell'industria della stampa dipendono dall'economia commerciale. Se l'economia va male, anche la nostra industria soffrirà molto per la mancanza di ordini!
Questo si riflette nelle discussioni in corso sull'allentamento delle attuali restrizioni di Corona, così come nella gestione molto diversa delle misure nei singoli stati federali: finora, non c'è una prognosi affidabile, le differenze regionali portano a una gestione diversa. L'aumento delle infezioni come risultato delle aperture, per esempio nel settore del commercio al dettaglio, porta inevitabilmente a nuove chiusure, ostacolando negozi e le aziende nella pianificazione dei propri affari e provocando, quindi, una notevole incertezza.
Ma anche quando sono ammesse le riaperture, persistono diversi problemi per quasi tutti i settori. Se i clienti sono assenti per un necessario isolamento domestico a causa di un contagio, gli ordini e le vendite vengono meno. Nell'industria della stampa, in particolare, i clienti abituali dei settori degli eventi, della pubblicità e del marketing sono quasi completamente scomparsi e di conseguenza sono stati adottati orari di lavoro ridotti e misure simili
Questo ha avuto un impatto notevole sull'economia nel suo complesso, come dimostrato dai risultati dell'Ufficio federale di statistica:
- Per la prima volta dalla crisi dei mercati finanziari del 2009, il numero di occupati in Germania è sceso significativamente. Nel Q4 2020, questo era l'1,6% in meno rispetto all'anno precedente: circa 744.000 persone hanno perso il loro lavoro in questo periodo.
- Lo sviluppo del prodotto interno lordo dipinge un quadro simile: l'importante indicatore per l'economia ha registrato un calo del 5 per cento nel 2020 (l'ultima volta che è successo in questa forma è stato nel 2009)
Al fine di evitare gravi inadempienze, il ministero dell'Economia ha deciso, a partire dal 27 marzo 2020, di offrire dei pacchetti di aiuti tramite denaro o fondo di stabilizzazione economica, intesi a sostenere, per quanto possibile, le piccole imprese e le start-up così come le grandi aziende.
Non si può ancora dire quanto saranno gravi le conseguenze economiche a lungo termine della pandemia. Sicuramente però, se la vaccinazione diffusa può essere implementata rapidamente, questo migliorerà anche le prospettive dell'economia. Tuttavia, la diffusione di nuove mutazioni del virus suscita scetticismo sulla possibilità di un rapido ritorno alla normalità.
Ecco quanto è grave la situazione in realtá
Poiché il contenimento non ha finora ottenuto il successo sperato e le mutazioni fanno temere ulteriori ondate di contagi, è difficile fare una previsione sulla situazione economica. L’effetto della pandemia si sta vedendo non solo nelle cifre dell'occupazione e nel prodotto interno lordo: il mercato azionario, infatti, ha sperimentato rapide cadute che sono state ammortizzate soltanto dalle notizie sullo sviluppo del vaccino, il cui progresso ha avuto un effetto di spinta sui prezzi delle azioni.
Ciononostante le preoccupazioni per le prospettive incerte rimangono. Per esempio, anche l'indice del clima economico dell'ifo Institute mostra alti e bassi, scendendo a 86,1 punti nel marzo 2020, livello più basso dal 2009.
L'Ifo Business Climate Index comprende valutazioni della situazione economica attuale e delle aspettative per il futuro. A questo scopo, viene valutato un questionario mensile a cui rispondono aziende di vari settori. Questo risulta in un valore medio che fornisce informazioni sullo sviluppo economico dell'economia tedesca nel suo complesso e nei singoli settori - come l'industria della stampa.
L'Ifo Business Climate Index è quindi considerato un importante indicatore del futuro sviluppo economico.
È molto difficile valutare precisamente le prospettive economiche poiché l'ulteriore corso della pandemia e, di conseguenza l'entità delle perdite nei settori economici, sono ancora incerti. Ci sono però già alcune opinioni e valutazioni di esperti che danno un'idea approssimativa delle conseguenze:
- Contesto: la Germania ha visto una crescita economica costante dal 2009. Ora, tuttavia, ci sono tutte le indicazioni di una possibile recessione in arrivo.
- Estensione: secondo il presidente dell'Ifo, Clemens Fuest, ci si può aspettare un crollo della crescita economica tra il 7,2 e il 20,6% in Germania se la crisi durerà per due o tre mesi. L'Organizzazione dei paesi industrializzati OCSE si aspetta che la crescita economica globale internazionale si dimezzi.
- Confronto: nel 2009, dopo il picco della crisi economica globale, l'economia tedesca è crollata del 5,7%. Questo è stato il più grande deficit degli ultimi 30 anni e l'unica recessione superiore all'1,0%.
- Rischi: il settore finanziario è ancora stabile nonostante le pesanti perdite nel mercato azionario. Tuttavia, se le banche crollano, come è successo durante la crisi economica globale intorno al 2008, lo scenario potrebbe diventare di gran lunga peggiore.
La situazione nell'industria della stampa, in particolare, è molto tesa, con l'umore che oscilla tra la preoccupazione e la fiducia. Queste fluttuazioni si riflettono anche nell'indice del clima economico per l'industria:
Vie d'uscita dalla recessione: quali scenari sono concepibili?
Possiamo dire che una fase di recessione è certa, l'unica questione è la sua estensione. Ci sono varie previsioni che seguono determinati scenari.
Lo scenario V
Se la curva economica sale di nuovo rapidamente dopo un crollo significativo, abbiamo a che fare con uno scenario a V, chiamato così per la forma che prende la curva. In una fase piuttosto breve di stagnazione economica, molte speranze sono riposte in un tale corso con effetti relativamente blandi.
Lo scenario U
Se questa fase dura un po' più a lungo, l'economia ristagna per un po' di tempo prima della successiva ripresa ed emerge un cosiddetto scenario a U. Questo è il caso della crisi attuale, quando un (quasi) arresto della produzione dura circa tre mesi.
Lo scenario L
Tuttavia, se l'impatto della crisi durerà più a lungo o colpirà diversi paesi in modo significativo, è probabile che si verifichi una recessione più grave da cui l'economia globale non potrà riprendersi rapidamente. Gli economisti e gli imprenditori temono questo scenario a L in cui l'economia ristagna per molto tempo: i prezzi di borsa, le vendite e le cifre dell'occupazione crollano e rimangono a un livello basso per mesi o anni. Se, per esempio, la crisi ritorna con una seconda grave ondata di contagi, questo è certamente uno scenario possibile.
Lo scenario Y
Altrettanto devastante sia per l'intera economia che per le industrie, le singole aziende e i settori sarebbe uno scenario Y. Simile allo scenario L, in questo le attività e le vendite si fermano quasi completamente. Dopo lo shutdown, l'economia si riprende solo molto lentamente.
Se lo scenario V dovesse essere mantenuto, ci si aspetterebbe un crollo di circa il 7%. L'IfW (Istituto per l'economia mondiale) prevede una perdita del PIL di "solo" il 4,5% in caso di ripresa già alla fine di aprile. Così, la recessione è ancora approssimativamente simile alla perdita di ricchezza dovuta alla recente crisi economica del 2009 e le conseguenze economiche reali dovrebbero confrontarsi bene. All'epoca, il calo delle vendite di tutti i tipi di beni portava a tagli di produzione, lavoro a orario ridotto, riduzione dei posti di lavoro (in Germania, questo era molto evidente nell'industria automobilistica). Tra l'altro, il tasso di disoccupazione è aumentato di nuovo per la prima volta dopo una significativa tendenza al ribasso, anche se solo di 0,3 punti percentuali grazie comunque alla soluzione attraverso misure di lavoro a orario ridotto costate 4,7 milioni di euro. Tuttavia, è probabile che questo abbia rallentato il successivo declino a lungo termine.
Anche l'industria della stampa ha sperimentato un notevole declino nel 2009. Questo è chiaramente evidente dalle cifre del BVDM: all’epoca le vendite erano scese bruscamente di circa il 10%, con una perdita totale di 2,3 miliardi di euro. Negli anni successivi sono rimaste più o meno costanti, ma le cifre del periodo immediatamente precedente la crisi finanziaria non potevano più essere eguagliate.
Questo significa che l'industria della stampa era in una posizione migliore rispetto ad altre industrie (l' industria automobilistica locale, per esempio, ha registrato un crollo di 68 miliardi di euro, circa il 20% in meno sul totale delle vendite dell'anno precedente). Tuttavia, un forte impatto della crisi economica sulle aziende di stampa è chiaramente visibile.
Lo scenario U, che si trova a metà strada tra un calo previsto dell'8,7% del PIL (IfW) e il 20,6% previsto dal presidente dell'Ifo Fuest, sarebbe devastante per l'industria tedesca e quindi anche per il settore della stampa. Perdite ancora maggiori nella produzione e nelle vendite in importanti rami dell'industria significherebbero perdite estreme negli ordini in quanto l'industria manifatturiera e di trasformazione è il maggiore motore dell'industria della stampa. Rappresenta ben l'86,4% degli ordini.
L'industria della stampa a livelli minimi
Molte industrie, quasi tutte, stanno vivendo un periodo problematico a causa della crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus. L' industria della stampa non fa eccezione e, anzi, è particolarmente colpita a causa dei suoi numerosi legami con altri settori dell'economia e delle sue dipendenze da cui deriva un crollo particolarmente evidente. Dopo tutto, grazie agli sviluppi passati, la situazione negli ultimi anni è stata abbastanza positiva in tutto il settore. Nell'ancora giovane XXI secolo, l'industria della stampa ha già superato molte sfide.
- La situazione iniziale: per molto tempo lo scambio di informazioni si è svolto in gran parte sulla stampa. L'industria della stampa era una parte essenziale di tutti i settori economici e stava crescendo di conseguenza.
- Digitalizzazione: poi arrivò Internet a sfidare questo status quo. Scambio di dati, informazioni, materiale di lettura; sempre più aspetti della vita quotidiana sembrava potessero procedere senza l'industria della stampa. Ma:
- Crisi finanziaria del 2009: la crisi finanziaria causa una significativa flessione. Questo ha portato anche pesanti perdite nella stampa.
- Consolidamento: da questo momento l'industria si mantiene abbastanza costante, a un livello simile a quello precedente al 2009, con un fatturato totale di poco più di 20 miliardi di euro all'anno. Nonostante l'ulteriore diffusione di smartphone e altri dispositivi mobili, l'uso intelligente di Internet come canale di vendita per i prodotti di stampa ha trasformato la concorrenza in un'opportunità per l'industria; soprattutto per i partecipanti al mercato che usano le possibilità di Internet a loro vantaggio, è uno sviluppo piuttosto positivo.
La situazione era quindi ampiamente positiva: la trasformazione della digitalizzazione si è trasformata da una sfida a un fattore di successo guidato dalle stampanti online, che stanno tenendo a galla il mercato e creando costantemente nuove potenzialità. Ora, nel 2020, l'industria si aspetta un'altra crisi dalla minaccia internazionale dovuta al Coronavirus. I maggiori fattori che influenzano direttamente le aziende dell'industria della stampa sono:
- Carenza di materiali: carta, cartone, inchiostri, vernici e così via, che dipendono da fornitori intermedi con sedi anche in paesi stranieri non europei. Se ci sono difficoltà o restrizioni di qualsiasi tipo, questo ha un impatto diretto sulla disponibilità per le aziende di stampa.
Jörg Sensburg, presidente dell'Associazione federale dei grossisti di carta tedeschi (BVdDP)
- Dipendenti: la diminuzione dei dipendenti, e quindi della forza lavoro, dovuta alla malattia è ancora piuttosto bassa, ma questo potrebbe cambiare. Le misure di sicurezza possono anche avere un piccolo impatto negativo sulla produttività, poiché i processi di lavoro di routine sono limitati o cambiati.
- Logistica: a causa dell'aumento della domanda nella logistica dei pacchi, i fornitori stanno lavorando a pieno ritmo in questo settore. I portali logistici lanciati di recente hanno come obiettivo quello di aiutare a fare l'uso più efficiente di tutte le capacità disponibili.
Jörg Sensburg, presidente dell'Associazione federale dei grossisti di carta tedeschi (BVdDP)
- Crolli degli ordini: questo è uno dei fattori più importanti poiché colpisce l'industria della stampa in modo particolarmente grave. Di gran lunga il più grande cliente dell'industria della stampa è il settore commerciale (86,4%).
- Congelamento della rete industriale: il networking con clienti, partner commerciali e partecipanti al mercato sta diventando significativamente più difficile. La cancellazione di fiere, incontri industriali e grandi eventi, in particolare, potrebbe avere conseguenze a lungo termine. Alcune fiere sono già state cancellate e altre rimandate e ciò che è effettivamente fattibile rimane incerto. Finora, i grandi eventi in Germania sono stati vietati in linea di principio almeno fino al 31 agosto.
Ulteriori restrizioni sono difficili da stimare. Sia le decisioni individuali di altri paesi (per esempio la chiusura delle frontiere nella Repubblica Ceca) che le misure adottate da aziende globali come Facebook (cancellazione di tutti i grandi eventi entro la fine di giugno 2021) possono avere un profondo impatto.
- Fespa Global Print Expo Madrid,
- Stampa e Media Day Lipsia,
- drupa Düsseldorf
- EMPACK 2020 a Utrecht (NL) è stato provvisoriamente rinviato a settembre 2020,
- il ProFlex di Costanza è previsto per la metà di settembre,
- gli Hunkeler Innovationdays di Lucerna avranno luogo nel 2022 invece che nel febbraio 2021.
La situazione attuale riserva quindi una serie di sfide all'industria della stampa. Se parti importanti dell'industria si fermano per un periodo prolungato, come teme l'ifo per il suo scenario U, sono probabili ulteriori crolli negli ordini e, in alcune aree, ulteriori problemi ai fornitori.
Misure ancora incerte
Come in tutte le altre grandi industrie, la domanda è: quanto dureranno i vincoli di massa della crisi e quali soluzioni saranno disponibili nel frattempo, anche attraverso programmi di aiuto governativi?
Nel gennaio 2021, il BVDM ha percepito un andamento visibilmente peggiore all'interno dell'industria, con un indice di clima economico inferiore a 90 punti, comunque almeno ancora al di sopra del minimo che aveva raggiunto nell'aprile 2020.
Il fatto che le aziende dell'industria della stampa siano ancora tra le imprese di importanza sistemica che hanno un valore inestimabile in molti settori della vita - dai moduli per le autorità pubbliche agli imballaggi per il commercio di generi alimentari - è di poca consolazione per molti.
Il fatto è che c'è una diffusa mancanza di ordini, che sta diventando un peso per due terzi delle aziende. Di conseguenza, la capacità massima media delle aziende è limitata al 75,8%, ben al di sotto della cifra comparabile dell'anno precedente. Secondo il Telegramma economico della BVDM(a partire dal 29 gennaio 2021), questo si traduce anche in una valutazione pessimistica della situazione economica attuale.
Molto dipenderà quindi dal successo che avrà la gestione degli sviluppi della pandemia: le mutazioni del virus e i lenti progressi delle vaccinazioni, fanno temere che le misure di restrizione saranno prolungate. Le prospettive economiche sono quindi ancora incerte. Nonostante ciò, il 52% delle aziende intervistate ha detto di non aspettarsi alcun cambiamento nella loro situazione aziendale; ciò significa anche che nessun miglioramento è in vista.
Uscire dalla crisi vincitori
Quando la situazione economica generale è negativa, ci sono ovviamente sempre grandi sfide per tutti i partecipanti alla catena del valore. I grandi investimenti o le voci di costo sono spesso evitati. Per esempio, Xerox ha ritirato la sua offerta per acquisire HP all'inizio di aprile alla luce della situazione attuale.
L'amara realtà per molti è che prima o poi dovranno ripensare alla loro posizione nel mercato. È possibile che alcune aziende raggiungano il punto in cui il loro modello di business non sarà più praticabile; ma in queste circostanze estremamente mutate, ci sono sempre nuove porte che si aprono, ad esempio, a operatori di mercato altamente specializzati o innovatori.
A causa delle restrizioni al contatto, c'è una certa tendenza verso l'e-commerce, che da un lato dà a che stampa online l'opportunità di trarre profitto dai loro molti anni di esperienza, dall’altro la domanda di imballaggi per spedizioni e prodotti dal design accattivante aumenta.
All'inizio del 2021, per esempio, l'associazione tedesca per il commercio elettronico (e-commerce) e la vendita a distanza BEVH ha presentato un bilancio assolutamente impressionante. Nell'anno 2020, soggetto alla pandemia, le misure per contenere l'infezione hanno contribuito al fatto che sia le vendite lorde che la crescita del settore si sono sviluppate molto positivamente:
- Secondo il BEVH, le vendite al dettaglio online hanno totalizzato 83,3 miliardi di euro, quasi il 15% in più rispetto all'anno precedente
- Questo è stato accompagnato da una crescita dell'industria del 12,5%.
Tuttavia, queste cifre positive non sono valide per tutti i segmenti dell'industria. L'industria dei viaggi e degli eventi ha perso una quantità significativa di vendite: le restrizioni di viaggio e le cancellazioni di eventi hanno ridotto drasticamente la domanda.
I vincitori sono piuttosto i beni di uso quotidiano: i prodotti alimentari, per esempio, hanno registrato un aumento delle vendite di oltre il 60%, le medicine sono aumentate del 54% e i prodotti di farmacia del 35%. Sono tutti settori in cui l'imballaggio e la stampa di imballaggi giocano un ruolo centrale ad esempio, il confezionamento di farmaci
Per alcune parti dell'industria della stampa, l'aumento del volume degli ordini online rappresenta quindi una grande opportunità. Tuttavia, il giusto portafoglio di prodotti da solo non è sufficiente per trarne vantaggio. Bisogna saper innovare, e nel complesso, i partecipanti al mercato che seguono normalmente leinnovazionie implementano velocemente le nuove tecnologie, sentono meno cambiamenti nel loro lavoro quotidiano: il networking digitale rende più facile per loro continuare le operazioni, e persino lo smart working non è nuovo per loro.
Allo stesso modo, una crisi che causa problemi di approvvigionamento e disponibilità di beni individuali potrebbe diventare una nicchia per la stampa 3D nell'industria manifatturiera. I pezzi di ricambio e le piccole parti potrebbero quindi essere prodotti in casa quando necessario, piuttosto che dipendere da una catena di approvvigionamento funzionante.
La flessibilitá vince - meglio adattarsi!
In tempi in cui la stampa sta comunque vivendo un momento difficile, le aziende flessibili, agili e innovative sono state in grado di mantenere la loro posizione. Le aziende di stampa che sono in grado di adattarsi alle circostanze mutevoli e di trovare soluzioni a nuovi problemi più rapidamente, potrebbero aiutare a determinare come sarà il mercato in futuro.
Per esempio, la domanda sta aumentando per certi imballaggi di spedizione e soprattutto per le esigenze dell'industria farmaceutica: alcune aziende, come il gigante francese dell'imballaggio Sidel, hanno già risposto producendo maggiori volumi di imballaggi per disinfettanti.
In un momento in cui molti processi si stanno spostando verso il mondo digitale, perseguire e sviluppare costantemente una strategia online adeguata è ancora più importante e coloro che sono già ben posizionati in questo senso possono già beneficiarne.
Con il suo calcolatore online, Labelprint24 ha uno strumento a portata di mano che semplifica molti processi e può essere utilizzato anche da altre aziende. Numerosi prodotti del portfolio possono essere calcolati individualmente in tempo reale e ordinati direttamente nella fase successiva.
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LABELPRINT24 - LA NOSTRA RISPOSTA ALLA CRISI
Le sfide sono sicuramente presenti e si sentono in tutto il settore. L' industria della stampa è strettamente intrecciata con molte catene di valore diverse ed è quindi particolarmente importante per rifornire il pubblico mentre la crisi continua.
Il team di Labelprint24 si sta impegnando con grandi sforzi per continuare a offrire a tutti i clienti i servizi promessi nella solita qualità senza alcuna restrizione; pertanto, nessun cambiamento è necessario per ora. Allo stesso modo, cerchiamo sempre di trovare soluzioni per la consegna rapida dei nostri ordini.
- Prendiamo la situazione molto seriamente. Questo significa che comprendiamo le preoccupazioni dei nostri dipendenti e facciamo del nostro meglio per tutelarli.
- Dov’è possibile, nostri dipendenti lavorano in smart working. Per la produzione e la spedizione, dove il lavoro in loco è inevitabile, abbiamo messo in atto speciali precauzioni di sicurezza.
- Tutti i dipendenti mantengono un'attenta distanza di sicurezza. I turni sono consegnati completamente senza contatto e i nostri dipendenti sono sensibilizzati alle misure igieniche raccomandate dai medici. Lavaggio regolare delle mani, nessun contatto diretto, meno persone possibili in uno spazio ristretto.
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- Scorte di materiale: per saggia previsione il nostro stock è ben riempito, quindi i nostri servizi non soffriranno in modo diretto della crisi. In ogni caso, sono rari i materiali che usiamo che provengono da zone duramente colpite, quindi è improbabile che le forniture ne siano influenzate.
- Rete di sicurezza d'emergenza: se tutto il resto fallisce, affidiamo automaticamente i nostri ordini alla nostra rete di partner in tutta Europa, così i nostri clienti hanno ancora la garanzia dell'esecuzione dell'ordine. Un piano di emergenza assicura che le consegne dei clienti non subiscano interruzioni, anche in caso di restrizioni inaspettate.
- Logistica: Anche il nostro partner contrattuale UPS si impegna a continuare a evadere gli ordini, per quanto possibile, senza compromettere le misure di sicurezza. Come tale, ci sono alcune regioni in cui possono verificarsi interruzioni locali del servizio ( maggiori informazioni). Se state facendo un ordine da una regione attualmente presente nell’elenco, fatecelo sapere in modo che possiamo lavorare per trovare soluzioni.
Alcuni consigli per padroneggiare la crisi del Coronavirus
Che siate nell'industria della stampa, in altri settori dell'economia o privati, non c'è dubbio che tutti siamo stati colpiti dalla crisi. È una situazione nuova per tutti noi che porta a sfide a cui non eravamo abituati ma che è possibile padroneggiare.
Come altre aziende, noi di Labelprint24 abbiamo imparato molto dalle ultime settimane e per questo vogliamo condividere lezioni e sfide invitando le altre imprese a fare lo stesso.
- Prendete sul serio le misure di sicurezza: questo vale sia nel privato che sul lavoro. Solo se il maggior numero di persone possibile rispetta le raccomandazioni ufficiali, tali misure possono funzionare a lungo termine. Nonostante tutte le ambizioni economiche e imprenditoriali, la salute e la sicurezza di tutte le persone coinvolte devono essere al primo posto. Questo è anche l'unico modo per mantenere la fiducia dei dipendenti.
- Comunicazione aperta: è ovviamente difficile affrontare questioni come la riduzione dell'orario di lavoro o l'estensione delle misure di sicurezza che comportano un onere aggiuntivo per i lavoratori. Ma l'apertura e l'onestà è la chiave per un buon rapporto di lavoro.
- Non minimizzare la gravità della situazione: questa è una crisi con un impatto economico e quindi non c'è da vergognarsi se le aziende devono affidarsi a programmi di sostegno istituiti dal governo e dal paese, o ricorrere al lavoro a orario ridotto; queste opzioni possono aiutare molte aziende a superare fasi difficili. Sul sito tedesco della BMWI c'è una panoramica sulle varie offerte di aiuto, che sono disponibili per le aziende.
Come molte altre aziende, Labelprint24 si confronta per la prima volta con dipendenti che lavorano in home-office. Questo è a livello tecnico, comunicativo, sociale e organizzativo molto impegnativo per tutte le parti. Questo è ciò che abbiamo potuto imparare nelle prime settimane:
- Base di fiducia: si teme che gli impiegati in smart working siano poco produttivi ma le misure di supervisione aggiuntiva non fanno che appesantirli, quindi una comunicazione aperta e una buona base di fiducia sono basi importanti. D'altra parte, è molto probabile che lavorando da casa non si abbiamo orari di pausa fissi: è quindi una buona idea motivare il team ad avere una routine giornaliera equilibrata e a rispettare gli orari di pausa e di chiusura.
- Supporto: il passaggio allo smart working è una sfida non solo per le aziende, ma anche per i dipendenti. E’ perciò importante fare uno sforzo per garantire questo cambiamento, sostenendo il più possibile i dipendenti. Incoraggiare la condivisione di consigli su come creare una giornata di lavoro produttiva e senza distrazioni e rimanere in contatto con il team per rispondere a domande o problemi, è quindi più importante che mai.
- Fattori sociali: molti non sono abituati a lavorare da una scrivania privata; soprattutto, manca il contatto diretto con i colleghi. Anche se non è particolarmente necessario, conferenze telefoniche o videocall possono essere utili, senza ovviamente esagerare! Labelprint24 consiglia di optare per meeting regolari, brevi e non troppo impegnativi.
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